“Vivere bene il presente” – Commento all’Angelus di Papa Francesco domenica 18 novembre 2018

Prima della preghiera mariana dell’Angelus di oggi, nel commentare l’episodio dell’evangelista Marco nel quale ci viene raccontato cosa succederà prima del ritorno di Gesù tra di noi, Papa Francesco sottolinea che si tratta di una istruzione di Gesù nei nostri confronti. Il Signore – egli dice – vuole istruire i suoi discepoli sugli eventi futuri. Egli ci invita a vivere bene il presente, ad essere vigilanti e sempre pronti per quando saremo chiamati a rendere conto della nostra vita.

La storia dell’umanità – continua, non può essere compresa come un semplice susseguirsi di parole e di fatti che non hanno un senso. Non può essere neppure interpretata alla luce di una visione fatalistica, come se tutto fosse già prestabilito secondo un destino che sottrae ogni spazio di libertà, impedendo di compiere scelte che siano frutto di una vera decisione. Il vero punto crucialeconcludeè questo: “In quel giorno, ognuno di noi dovrà comprendere se la Parola del Figlio di Dio ha illuminato la propria esistenza personale, oppure se gli ha voltato le spalle preferendo confidare nelle proprie parole”.

La furbizia, che spesso mettiamo nei nostri comportamenti per accreditare l’immagine che vogliamo offrire, non servirà più; alla stessa stregua, la potenza del denaro e dei mezzi economici con i quali pretendiamo con presunzione di comperare tutto e tutti, non potrà più essere usata. Avremo con noi nient’altro che quanto abbiamo realizzato in questa vita credendo alla sua Parola: il tutto e il nulla di quanto abbiamo vissuto o tralasciato di compiere. Con noi soltanto porteremo quello che abbiamo donato.