Le comunità cristiane delle origini con Paolo di Tarso

Le comunità cristiane delle origini con Paolo di Tarso- di Alessandro Fedele

Delle prime comunità cristiane ci sono poco testimonianze. Con certezza possiamo invece dire che fu grazie all’opera degli Apostoli che il cristianesimo si radicò in diverse regioni dell’Impero romano. Per questo processo di cristianizzazione fu particolarmente importante la predicazione di Paolo di Tarso, il quale nacque da una famiglia ebrea di cittadinanza romana e ad un certo punto della sua vita, proprio durante le campagne persecutorie contro i cristiani, ebbe una visione che lo convinse a convertirsi e a diventare un predicatore. Paolo compì diversi viaggi di evangelizzazione in giro per il mondo fino a che non fu catturato e decapitato.

Grazie all’opera di Paolo, anche detto “l’apostolo dei gentili“, il cristianesimo divenne una religione universale. Le prime importanti comunità cristiane sorsero prima di tutto in Palestina ma, per via delle numerose spedizioni, anche a: Antiochia e Efeso in Asia Minore, Corinto in Grecia, Alessandria e Cartagine in Africa e Roma in Italia.

La Chiesa cristiana delle origini era numericamente poco significativa, ma in continua espansione. Le comunità cristiane si riunivano in preghiera sotto la direzione di un vescovo. Inoltre, per diventare cristiani, bisognava ricevere il battesimo. I fedeli cristiani, poi, oltre ad accettare l’autorità morale e spirituale dei superiori, si impegnavano a versare elemosine con le quali diventava possibile mantenere i presbiteri e i vescovi, oltre che offrire assistenza ai poveri.

In questo modo furono dettate le basi di una struttura solida e organizzata in modo gerarchico. Per il mondo romano il cristianesimo era visto come una nuova religione e per questo motivo, e dal momento che i cristiani dovevano convivere con i pagani, essi furono costretti a rifugiarsi nelle catacombe. Le catacombe, che erano cavità scavate nel terreno, divennero luoghi adibiti alla celebrazione del culto e alla sepoltura dei defunti.

Dunque le catacombe erano cimiteri a tutti gli effetti, ma diversamente da come si può pensare, non si trattava di luoghi lugubri dal momento che venivano decorati con rappresentazioni pittoriche di scene tratte dal Vangelo oppure dalle storie delle vite dei santi e dei martiri. Fu in questo modo che per quasi un secolo i cristiani professavano la loro fede.

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Alessandro Fedele è redattore della Testata giornalistica BelvedereNews.net ed è autore del Blog "alessandrofedele.it". Si può seguire Alessandro su Facebook, Twitter, Instagram, Linkedin,  Pinterest, Tumblr, PeriscopeTv  e la sua Newsletter.