“L’incontro degli eletti” – Commento al Vangelo di domenica 18 novembre 2018

L’evangelista Matteo, oggi, mette in risalto alcune “caratteristiche” necessarie per diventare “autenticamente cristiani”. Le parole di Gesù, che Matteo ci riferisce sono molto chiare, è allo stesso tempo dure. Il riferimento è a ciò che avverrà negli ultimi giorni, ossia nel momento in cui, ogni essere umano dopo essere passato attraverso diversi eventi (l’oscuramento del sole, la luna oscurata, la caduta delle stelle) e diverse prove, potrà assistere al ritorno del “Figlio dell’uomo”. Cosa vorrà farci comprendere con queste parole? E’ un avvertimento a “girare pagina”, a rendere le nostre vite più trasparenti e più conformi al Vangelo. Ognuno di noi deve “spendere bene i suoi talenti”, perché il tempo scorre veloce, il ritorno si avvicina. Ed è proprio nel momento del ritorno che ci verrà chiesto di tutto ciò che abbiamo fatto per noi stessi, vivendo bene, ma soprattutto per gli altri. Per molti sarà un ritorno anche “doloroso” perché in quel momento ci sarà la separazione definitiva tra il bene e il male, tra i “buoni” e i “cattivi”. Gesù non ci dice queste parole per spaventarci. Al contrario, ci vuole semplicemente avvisare, mettere in guardia. Lo fa perché egli vuole bene a ciascuno di noi. Il suo è un bene sincero e disinteressato, vuole che per tutti si possano spalancare le porte del suo regno dove tutti saranno felici.